- Titolo
- Obiettivo semplice (max 3 righe). Di solito è un elenco delle fasi dell'esperimento.
Le parole chiave sono: misurare o verificare... raramente si tratterà di pura "osservazione". - Richiami teorici: quali valori andrò a confrontare, ottenuti da quali formule teoriche e tramite quali calcoli. Spesso i richiami teorici sono divisi in più parti, una per ogni fase dell'esperimento,
- Setting:
a. schema/disegno (se utile)
b. descrizione strumenti (nome, fondo scala, sensibilità, analogico/digitali)
c. descrizione materiali utilizzati (se significativi: forma, sostanza, ...) - Esecuzione: tabella delle grandezze misurate direttamente + tabella grandezze calcolate (anche in colonne aggiuntive).
Eventuale legenda o descrizione della tabella se necessario. Obbligatoria la didascalia tipo "tabella delle misure di volume eseguite con il recipiente graduato". - Stima dell'errore o incertezza sperimentale: teoria + calcoli. Se non viene considerato, riportare il criterio, il perché.
- Conclusione: l'obiettivo è stato raggiunto?
Ci sono dei valori da confrontare? Sono compatibili entro l'incertezza sperimentale?
lunedì 18 novembre 2013
Strutturare una relazione
Un relazione di laboratorio deve essere strutturata all'incirca in questi 7 punti:
mercoledì 6 novembre 2013
Principio di Archimede
Anche quest'anno siamo giunti a verificare questo principio in laboratorio.
Tutto l'esperimento consta di tre fasi:
Tutto l'esperimento consta di tre fasi:
- "tarare" la molla ottenendo la sua costante elastica k in condizioni di lavoro lineari, misurata in grammi-peso su centimetro;
- stimare il volume del solido in cm^3;
- verificare sperimentalmente che immergendo il solido in acqua, la molla che lo tiene in equilibrio si contrae rispetto al solido in aria di una lunghezza che soddisfa alla seguente eguaglianza:
Infatti all'equilibrio i due membri sono uguali se la spinta idrostatica eguaglia la perdita di peso.
Cioè:
Cioè:
- al membro di destra abbiamo la perdita di peso misurata in grammi-peso, ottenuta con la differenza tra i pesi dell'oggetto in aria ed in acqua;
- al membro di sinistra abbiamo la spinta idrostatica laddove la densità dell'acqua e la gravità sono entrambe uguale a d uno, nelle seguenti unità pratiche:
e
venerdì 1 novembre 2013
Questo è equilibrio!
Se Newton aveva ragione, il peso in mezzo deve essere posizionato ad una distanza dal fulcro pari a:
dove "r" corrisponde alla distanza dei punti di applicazione gli altri due pesi dal fulcro.
L'esperienza riesce con uno scostamento percentuale inferiore al 2%!!!
Newton aveva proprio ragione ... :-)
dove "r" corrisponde alla distanza dei punti di applicazione gli altri due pesi dal fulcro.
L'esperienza riesce con uno scostamento percentuale inferiore al 2%!!!
Newton aveva proprio ragione ... :-)
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